Category Archives: Giochi dai 3 ai 6 anni e oltre

Non è solo un gioco: Il Puzzle

Oggi vogliamo puntare l’attenzione su un gioco molto affascinante, il Puzzle, ma prima dobbiamo fare una distinzione fra due concetti importanti, la Vista e la Visione.

La vista è la capacità dell’occhio di discriminare gli oggetti, mentre la visione è una interrelazione fra i due occhi insieme e il cervello, la visione ci permette di capire cosa vediamo, una buona vista permette che questo accada. Le abilità visuo-spaziali rappresentano quindi la capacità di dire dove si trovano gli oggetti nello spazio, dove siamo noi e le nostre parti del corpo oltre a saper indicare quanto sono lontani gli oggetti da noi e l’uno dall’altro, qui elenchiamo le più importanti:

  • Direzionalità (destra sinistra su giù)
  • Costanza della forma (la capacità di percepire alcune caratteristiche simili nelle forme)
  • Percezione figura-sfondo (la capacità di differenziare la figura dallo sfondo)
  • Chiusura visiva (essere in grado di “concludere” un’immagine anche se incompleta)
  • Memoria visiva (la capacità di richiamare informazioni visive precedentemente presentate)

Le abilità di elaborazione visuo-spaziale fanno parte della vita di tutti i giorni come potete immaginare, e si perfezionano con la crescita, per esempio sapersi allacciare le scarpe, saper leggere o saper trovare una strada in una mappa sono fini elaborazioni delle nostre abilità visuo-spaziali, ma se questa abilità “salta”, non si sviluppa correttamente cosa accade? Lo spieghiamo con un gioco che interessa lo sviluppo psico-visuo-motorio del bambino: il Puzzle
Fare un puzzle non è semplice, richiede tutte le abilità sopra elencate, prima di tutto il bambino deve vedere l’immagine nel suo insieme e memorizzarla, poi dovrà applicare le altre abilità per concludere il puzzle, distinguere i frammenti di immagini e posizionarli su un piano, farli corrispondere fra loro, dare la giusta direzione ai pezzi del puzzle e immaginare come si concluderà l’immagine anche con i pezzi ancora non posizionati.

La difficoltà che si riscontrano nel concludere questo tipo di giochi possono diventare un problema durante gli apprendimenti (lettura, scrittura, matematica) che richiedo questo tipo funzioni perfettamente sviluppate.
Se un bambino tende ad evitare di mettersi alla prova con questo tipo di giochi, non è da sottovalutare, perché potrebbe celarsi un problema dovuto ad un’alterazione della visione binoculare, per esempio un’ambliopia non corretta, uno strabismo latente, una difficoltà di mantenere la convergenza o proprio un difetto visivo come può essere un astigmatismo o un’ipermetropia.
Ricordate quanto sono importanti la vista e la visione perché permettono al vostro bambino di entrare in contatto con il mondo e creare una relazione con esso.

Intanto noi e Oliver vi abbiamo preparato una piccola sorpresa.

Un file scaricabile con dei puzzle da ritagliare (seguendo la linea tratteggiata) e per i più bravi mischiare tutti e poi ricostruirli insieme.

Se avete dubbi o avete bisogno di confrontarvi con noi, potete chiamarci, scriverci, mandare un piccione…

Le Oculus rispondono sempre qui:
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Giochiamo a fare la visita

Il Test delle E di Albini è uno strumento indispensabile e aggiungiamo anche divertente , per la quantificazione della capacità visiva nei bambini in età prescolare e che hanno da poco iniziato la scuola elementare.

Il test consiste nel far vedere al bambino delle E di diversa grandezza e orientate nei quattro punti cardinali (su, giù, destra e sinistra) il bambino dovrà indicare l’orientamento delle E, permettendoci di eseguire la visita e valutare quanto effettivamente vede, proprio come si fa con gli adulti. Infatti questo test è estremamente preciso e paragonabile a quelle “tradizionale” con le lettere.

Insegnare questo test è facile e divertente:

Basta ritagliare due E di cartone, colorarle insieme e iniziare… muovendole come indicato ( (su, giù, destra e sinistra) il bambino deve copiare la vostra posizione.

Vedrete che e visite saranno più facili e meno stressanti. Parola di… Oliver.

Vi mettiamo le foto delle nostre E e il procedimento per realizzarle.

Ecco le nostre!
Cartone rigorasamente riciclato, taglierino, righello…. le misure sono indicative, potete fare come volete
Attenzione alle mani!
e ora liberate la fantasia

A presto!

Federica Paola e Oliver

Pasta di Sale, per occhi vispi e mani svelte

Ecco un’attività molto divertente da fare tutti insieme.
La Pasta di Sale!
Un classico è vero, ma che visto dal nostro punto di vista una miniera d’oro. Nel creare il proprio “lavoretto” vengono messe in atto diverse strategie:
Manipolazione
Coordinazione occhio-mano
Selezione del colore
Dosaggio della forza
Abilità motorie fini come creare i fiorellini o nel caso della foto le spine del Mosasauro…
Visione binoculare

La capacità di usare le mani gioca un ruolo importante nella maggior parte delle azioni che compiamo. Dalla scrittura, al legare un nastro, ma senza andare troppo per il sottile, mangiare e vestirsi, per queste azioni abbiamo bisogno delle mani ma anche e soprattutto degli occhi, è attraverso la coordinazione di questi due apparati occhio-mano, che riusciamo a digitare sulla tastiera, versare il caffè nella tazzina… se i due occhi non lavorano bene insieme le mani sono perse!

Nei bambini, anche piccoli, è importante che vengano sollecitate queste abilità e soprattutto vengano eseguite correttamente. Bisogna impratichirsi ovvio, piano piano capiranno come creare una pallina, poi un fiore, poi un quadretto…

🎊Tutto questo GIOCANDO!🎊

E aggiungiamo che la Pasta di Sale è:
Non tossica (solo molto salata)
Ecologica (solo farina acqua e sale)
Economica (praticamente gratis)
Riutilizzabile (se conservata in frigo… Non in eterno ovvio)

Beh che dire? Vi abbiamo dato qualche spunto?

Ingredienti:

  • 1tazza di farina
  • 1 tazza di sale fino
  • 1 tazza d’acqua

In forno per 180° per 30/40 minuti… ma regolatevi voi, dipende anche dalla grandezza del “lavoretto”… e poi via con i pennelli per dipingere il capolavoro

labirinto per esercizi

Il labirinto: Oliver e le more

Quale esercizio è divertente e impegnativo e fa bene anche agli occhi? I Labirinti! Questo esercizio serve a rinforzare la visione binoculare, anche nel caso dell’insufficienza di convergenza e non deve essere eseguito con la benda ma con tutti e due gli occhi aperti e attivi sulla pagina.

Oliver deve raggiungere le more in fondo alla pagina, come fare? Semplice, con il dito segui i diversi percorsi, mi raccomando però, non devi avere il naso spiaccicato sulla pagine, devi stare distante (più o meno 25cm) e i tuoi occhi devono seguire il percorso che farà il tuo dito…

Questo labirinto è made in OculusReparo, è facile da fare basta avere un pò di pazienza e fantasia,  se ti va piace perché non ci invii i tuoi labirinti fai da te? Se vuoi noi li pubblicheremo. Buon esercizio!

Scarica il PDF

Oliver e le More

 

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Il salto d’immagine – esercizio per l’insufficienza di convergenza

E’ il nostro esercizio preferito, perché lo possono fare tutti.

Ponendo di fronte al nostro naso due bastoncini a due distanze diverse, uno davanti e uno dietro, il paziente deve osservare la punta del bastoncino più vicino e nello stesso tempo percepire doppia la punta del bastoncino più lontano, e viceversa. All’inizio è molto faticoso ma piano piano diventa molto agevole, per complicarlo un po’ possiamo modificare le distanze tra i bastoncini e tra il paziente e i bastoncini.

I bastoncini possono diventare matite, penne luminose, abbassalingua con adesivi divertenti… via libera alla fantasia!

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Giochi con le biglie

Una scatola di cartone, forbici, e colla e bastoncini dei ghiaccioli!

Dipingete l’interno della scatola, va benissimo anche quella della pizza, immaginate come dovrà essere il percorso per le biglie.

Disponete i bastoncini in modo da lasciare abbastanza spazio per far passare le biglie, per renderlo più difficile potete creare degli ostacoli.

Partite dalla foto che vi abbiamo mostrato in apertura dell’articolo e poi via libera alla fantasia.

Questo gioco può diventare un esercizio da fare quando il bambino deve portare la benda in caso di ambliopia, oppure può far parte degli esercizi da fare per aiutare la convergenza nel caso di strabismi divergenti.

 

idea trovata su https://frugalfun4boys.com/how-to-make-a-cardboard-box-marble-labyrinth-game/ Scopri di più

Giochi visivi da 3 a 6 anni, tanto divertimento a casa e all’aperto

Da questa età in poi (3-6 anni), la maggior parte dei giochi stimola una complessa combinazione delle necessarie capacità motorie e visive (tracciamento visivo e binocularità).

Il Memory

Durante questa fase, è tempo di aiutare i bambini aiutarli a sviluppare la memoria visiva, il Memory è un gioco che può aiutare e divertire al temp stesso, ma anche abbinare le fotografie a una vacanza passata o al luogo visitato, oppure costruire un modello semplice con blocchi, farlo vedere per qualche minuto e poi nascondilo, il bambino dovrà ricordare la costruzione e costruirne una simile.

Leggi e racconta le storie

Continua a descrivere tutte le cose che tuo figlio vede nel suo ambiente. Ciò includerà le descrizioni delle dimensioni, del colore, del peso, delle posizioni relative, della sequenza temporale, ecc. Quando leggi a tuo figlio, chiedigli di indicarti le immagini per mostrarti cosa stai leggendo.

E fuori casa?

All’aperto prediligi le arrampicate, la bicicletta, le bolle di sapone. Giocate a passarvi la palla.

Le bambole sono di moda!

A casa invoglialo a vestire bambole, deve riuscire a chiudere e aprire gli automatici, infilare i bottini nelle asole e provare ad allacciare le scarpe.

E poi è un buon momento per lasciarli disegnare, dipingere con le dita, ritagliare e creare forme dei personaggi presi dalle storie che hai letto.

Ogni espressione creativa dovrebbe essere apprezzata per quello che è: la propria immagine interiore di un mondo fertile e infantile.

Giochiamo a mascherarci?

Incoraggiare e aiutarli a favorire le capacità di visualizzazione attraverso i travestimenti è un espediente eccellente per il tuo bambino per permettergli di sviluppare la capacità di vedere e sentire nei panni di un’altra persona  che si trova in un altro posto. Fornisci materiale di gioco e costumi per recitare le parti di mamma e papà al lavoro o in un passatempo preferito, un personaggio della comunità come un pompiere o una poliziotta o qualcuno di cui hai letto o visto durante una visita insieme. Inizia il gioco chiedendo E se fossi _______? Cosa pensi che faresti? Cosa sentiresti? Cosa vedi?

Come genitore, dovresti prestare attenzione ai segni che potrebbero indicare un problema di sviluppo della vista, incluso un breve intervallo di attenzione per l’età del bambino; difficoltà con la coordinazione occhio-mano-corpo nel gioco della palla e in bicicletta; se evita di fare determinati giochi come colorare, fare i puzzle e altre attività che richiedono attenzione nei dettagli.

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