Category Archives: Giochi visivi per bambini

Giochi visivi da 3 a 6 anni, tanto divertimento a casa e all’aperto

Da questa età in poi (3-6 anni), la maggior parte dei giochi stimola una complessa combinazione delle necessarie capacità motorie e visive (tracciamento visivo e binocularità).

Il Memory

Durante questa fase, è tempo di aiutare i bambini aiutarli a sviluppare la memoria visiva, il Memory è un gioco che può aiutare e divertire al temp stesso, ma anche abbinare le fotografie a una vacanza passata o al luogo visitato, oppure costruire un modello semplice con blocchi, farlo vedere per qualche minuto e poi nascondilo, il bambino dovrà ricordare la costruzione e costruirne una simile.

Leggi e racconta le storie

Continua a descrivere tutte le cose che tuo figlio vede nel suo ambiente. Ciò includerà le descrizioni delle dimensioni, del colore, del peso, delle posizioni relative, della sequenza temporale, ecc. Quando leggi a tuo figlio, chiedigli di indicarti le immagini per mostrarti cosa stai leggendo.

E fuori casa?

All’aperto prediligi le arrampicate, la bicicletta, le bolle di sapone. Giocate a passarvi la palla.

Le bambole sono di moda!

A casa invoglialo a vestire bambole, deve riuscire a chiudere e aprire gli automatici, infilare i bottini nelle asole e provare ad allacciare le scarpe.

E poi è un buon momento per lasciarli disegnare, dipingere con le dita, ritagliare e creare forme dei personaggi presi dalle storie che hai letto.

Ogni espressione creativa dovrebbe essere apprezzata per quello che è: la propria immagine interiore di un mondo fertile e infantile.

Giochiamo a mascherarci?

Incoraggiare e aiutarli a favorire le capacità di visualizzazione attraverso i travestimenti è un espediente eccellente per il tuo bambino per permettergli di sviluppare la capacità di vedere e sentire nei panni di un’altra persona  che si trova in un altro posto. Fornisci materiale di gioco e costumi per recitare le parti di mamma e papà al lavoro o in un passatempo preferito, un personaggio della comunità come un pompiere o una poliziotta o qualcuno di cui hai letto o visto durante una visita insieme. Inizia il gioco chiedendo E se fossi _______? Cosa pensi che faresti? Cosa sentiresti? Cosa vedi?

Come genitore, dovresti prestare attenzione ai segni che potrebbero indicare un problema di sviluppo della vista, incluso un breve intervallo di attenzione per l’età del bambino; difficoltà con la coordinazione occhio-mano-corpo nel gioco della palla e in bicicletta; se evita di fare determinati giochi come colorare, fare i puzzle e altre attività che richiedono attenzione nei dettagli.

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Giochi più divertenti a 3 anni

Sviluppo motorio e bilaterale generale

Prova a far strisciare il bambino attraverso, intorno, sopra e sotto un percorso a ostacoli ottenuto con tappeti e mobili (tavolini ecc), in questo modo lo aiuti a creare strategie per la fuga, ma sopratutto a prendere la mira, ad utilizzare il sistema visivo per identificare gli ostacoli e la posizione degli oggetti.

Tieni la mano del tuo bambino e incoraggialo a saltare. Prova a farlo da un sostegno basso.

Consenti al tuo bambino di salire una serie di scale sicure.

Aiutalo ad identificare gli oggetti in grandi libri per bambini.

Ordina le foto di diversi membri della famiglia. Chiedi al tuo bambino di identificare quale immagine rappresenta il membro della famiglia.

Coordinamento occhio-mano

Gioca a palla sul pavimento.

Utilizza giocattoli impilabili e da incastro, come le grandi costruzioni e le torri.

Fagli riempire e svuotare oggetti contenitori, come i barattoli del latte e del caffè.

 

Visione binoculare

Quando il tuo bambino è su un’altalena, resta davanti all’altalena e mantieni il contatto visivo.

Chiedi al bambino di usare un grosso martello di plastica con pioli grandi.

Chiedi al bambino di versare acqua in un contenitore. Man mano che questa abilità migliora, fornisci contenitori con aperture più piccole.

 

Dimensioni, forma e concetti spaziali

Chiedi al tuo bambino di mettere insieme oggetti che appartengono alla stessa famiglia, come tutte le tazze, tutti i cucchiai, i piatti, le macchine o le bambole.

Giocate al nascondino degli oggetti, nascondi un oggetto e chiedi al tuo bambino di trovarlo.

Mescola una pila di blocchi Lego e fai scegliere al tuo bambino solo un tipo di blocco. Ad esempio, scegli tutti quelli blu, anche se ci sono rosso e blu sparsi insieme.

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I giochi continuano: 4-8 mesi

4-8 mesi

A questa età i bambini devo esplorare, conoscere il loro ambiente e scoprire nuove cose. I giochi che proponiamo sono facili da trovare e usare, per il resto è la fantasia che ci aiuta.

Sviluppo motorio e bilaterale generale

Posiziona ai piedi del box, o della culla, un gioco che attiri la sua attenzione, come la palla multifunzione, provvista di specchietti, lacci e sonagli. In questo modo sarà incuriosito ed adotterà strategia per raggiungere il “bottino”.

 

Focalizzazione visiva

Fai rotolare una palla a motivi geometrici verso il tuo bambino mentre è seduto sul pavimento.

Utilizza il gioco del cucù per fargli scoprire i volti.

 

Coordimanento occhio-mano

Cammina di fronte al tuo bambino, trascinando un giocattolo con la cordicella, ad esempio un cagnolino che mentre cammini si muove e fa rumore.

Fai tintinnare una serie di chiavi giocattolo davanti agli occhi del tuo bambino per stimolare le abilità di inseguimento, muovendole da sinistra a destra e indietro, poi su e giù e così via.

Lega gli oggetti sul lato del seggiolone in modo che il tuo bambino li getti a terra e puoi recuperarli più facilmente. Assicurati che emettano suoni diversi quando raggiungono la fine della corda.

 

Visione binoculare

Al momento del bagno, utilizza giocattoli che possono galleggiare e muoversi lontano e vicino il bambino.

Gioca al trenino mentre mangia, il bambino sarà portato ad osservare il cibo che sta per entrare in bocca, muovendo in maniera corrodinata i due occhi verso l’interno.

Preferisci giocattoli a carica che camminano verso e lontano il  bambino, sarà costretto ad osservarli mentre si spostano attivando meccanismi di convergenza e divergenza.

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Giochi visivi fin dai primi giorni: 0-3 mesi

Fin da neonati i nostri piccoli possono essere aiutati a sviluppare in modo corretto il sistema visivo e gli altri sensi, anzi l’esecuzione di semplici manovre può permetterci di riconoscere un eventuale problema. I giocattoli sono un mezzo molto utile per stimolare lo sviluppo della vista del bambino, come l’osservazione dei volti e le nostre mani che si muovono.

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Bambini e occhiali

Consigli sulla scelta dell’occhiale per il proprio bambino!

Piccoli Quattrocchi Crescono

Gli occhiali per bambini possono essere una questione difficile. Da un lato, i bambini possono essere spesso smemorati e incuranti, quindi potrebbero perdere o rompere gli occhiali.

D’altra parte, i bambini possono essere piuttosto ostinati, e possono anche rifiutare di indossare gli occhiali.

Con questi semplici consigli, tuttavia, è possibile convincere il vostro bambino a fare la cosa giusta e usare nel modo più consono i suoi occhiali.

Consigli Utili

  • Nessun fastidio. E’ necessario dire a vostro figlio che indossare gli occhiali da vista è necessario per vedere bene, e che ben presto lo considererà una routine. Provate a rendere l’utilizzo dell’occhiale più divertente per loro, scegliendo semplicemente la più bella cornice da porre intorno ai loro occhi , per trasformarlo come per magia, nel suo Supereroe preferito.
  • Scegliere uno stile confortevole. Assicuratevi che l’ occhiale del bambino sia il più adatto e giusto, non troppo stretto, non troppo largo. Poiché la base del naso dei bambini non è ancora completamente sviluppata, scegliere una montatura con i naselli regolabili è la soluzione ideale. Gli Occhiali devono essere leggeri, per cui la celluloide è preferibile se paragonata al tradizionale occhiale di metallo in termini di materiali.
  • Lasciate scegliere il disegno al bambino. Ci sono molte opzioni disponibili per i bambini ormai. Gli occhiali possono essere personalizzati con i personaggi e colori di ogni tipo. Se il bambino sceglie la montatura con il suo disegno/colore preferito, sarà più probabile che indossi gli occhiali con piacere.
  • Attaccare gli occhiali ad una catenella. Questo impedisce al bambino di perdere gli occhiali ogni volta che li toglie (es. ricreazione). Inoltre, dato che sono già appesi al collo, sarà più probabile che il bambino si ricordi di rimetterli. È comunque buon senso insegnarli ad usare l’astuccio (anche questo può essere personalizzato) quando deve fare sport o giochi di contatto per evitare che possa prima di tutto farsi male con l’occhiale stesso e poi romperlo.
  • Dare il buon esempio. Se anche voi genitori portate di occhiali , il vostro bambino sarà più abituato all’idea e sarà portato ad imitare le vostre azioni. Se il genitore si prende cura dei propri occhiali, il bambino probabilmente farà lo stesso

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L’occhio umano: una fotocamera da 576 megapixel

Esattamente ora, mentre state leggendo questo articolo, state sperimentando il grandioso fenomeno della visione e tutto ciò che appare di fronte a voi ha  una risoluzione perfetta.

Ma se volessimo quantificare tale perfezione in megapixel, quale sarebbe la risoluzione dell’occhio umano? È difficile confrontare la risoluzione dell’occhio umano con la risoluzione di una fotocamera digitale perché i concetti sono diversi.

Roger N. Clark sfruttando il concetto di “risoluzione angolare” ha calcolato di quanti piccoli elementi individuali (pixel)  un’immagine, che occupa l’intero campo visivo, deve essere composta affinché il nostro occhio la percepisca come un’immagine unica.

L’occhio umano ha quindi una risoluzione di 576 megapixel.

Badate bene però che si tratta di un’approssimazione che assume che in qualsiasi punto dell’occhio, dalla fovea alla periferia, ci sia la stessa acuità visiva, ossia la stessa risoluzione angolare.

Sembrerebbe infatti che il più delle volte il nostro occhio sia una fotocamera da 7 megapixel, che corrisponde alla risoluzione della fovea durante una singola occhiata, risoluzione sufficiente per far sì che tutti i pixel di cui è composta l’immagine, che appare nel nostro campo visivo, siano impercettibili.

Per comprendere meglio la capacità dei nostri occhi di risolvere anche i più piccoli dettagli di un’immagine, è necessario comprendere brevemente  come avviene lo spettacolare processo della visione.

La prima parte del processo visivo è meccanica: la luce passa attraverso la cornea, la pupilla ed il cristallino (anche semplicemente definito lente). La quantità di luce che passa attraverso la cornea è regolata dall’iride, ossia quella porzione anteriore dell’occhio che ne determina il colore, e che circonda la pupilla e ne regola le dimensioni.

In piena luce, infatti, l’iride riduce le dimensioni della pupilla, che lascia entrare meno luce, mentre in penombra, l’iride espande la pupilla, lasciando entrare più luce.

I muscoli e i legamenti ciliari fanno sì che il cristallino cambi forma, consentendo alla lente di focalizzare la luce sulla retina. Questo processo è chiamato accomodazione.

Con l’invecchiamento, il cristallino diventa meno flessibile e la capacità dell’occhio di concentrarsi su oggetti vicini è ridotta (presbiopia creare collegamento interno sito).

Dalla retina partono infine fasci di fibre nervose collegate al cervello dove avviene l’elaborazione dell’immagine che rappresenta la seconda fase del processo visivo.

L’occhio umano presenta caratteristiche uniche ed eccezionali non solo se confrontato con gli strumenti digitali oggi disponibili, ma anche rispetto a quasi tutte le specie di primati esistenti.

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I risvolti psicologici della visione

Il contatto visivo è una delle capacità più importanti che permette all’individuo di entrare in interazione con chi lo circonda.

Basti pensare che  gli occhi del neonato sono fatti per mettere a fuoco dai 17 ai 30 cm , che è esattamente la distanza tra lui e il volto della mamma quando lo nutre al seno stabilendo così il suo primo importantissimo rapporto d’amore.

A partire dai 2 mesi inoltre il bambino inizia a sviluppare meglio la vista, attraverso cui  realizzerà le esperienze più significative nei suoi primi anni di vita favorendone lo sviluppo cerebrale e psicomotorio.

Grazie alla vista siamo quindi in grado sia di esplorare il mondo esterno, sia  di apprendere le novità che esso ha da offrirci.

Lettura, scrittura, lavoro alla lavagna e al computer, sono alcuni dei compiti che ogni giorno un individuo sarà chiamato a svolgere.

Tuttavia, già da bambino possono subentrare alterazioni visive, ed è per questo che il processo dello sviluppo psicomotorio potrebbe divenire molto lungo e complesso.

Se le abilità visive  non sono sufficientemente sviluppate il processo di apprendimento potrebbe diventare difficoltoso e stressante: disagio nell’affrontare i compiti e nello stare a scuola, affaticamento eccessivo con ridotte capacità attentive, frequenti mal di testa ed evitamento di quelle situazioni che lo mettono in difficoltà sono alcuni dei segnali di malessere che il bambino si trova a vivere.

Anche la sfera relazionale e comunicativa potrebbero essere intaccate portando ad una diminuzione dell’autostima, ad un senso di inferiorità rispetto ai compagni con conseguente chiusura e abbassamento del tono dell’umore.

Diventa quindi importante captare i segnali di disagio del bambino attuando un intervento tempestivo al fine di indurre un miglioramento sia della performance scolastica sia, più in generale, della sua qualità di vita.

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